Per Edvige Carboni si attende la Venerabilità
Venerdì 1° Giugno, alle ore 11, nella sede del Palazzo del Vicariato di Roma in Piazza San Giovanni, si è ufficialmente e canonicamente chiusa la sessione supplementare di indagine sulla fama di santità e sull’eroicità delle virtù della Serva di Dio Edvige Carboni (Pozzomaggiore 2 Maggio 1880 – Roma 17 Febbraio 1952).
La cerimonia era presieduta da Mons. Gianfranco Bella, Presidente del Tribunale del Vicariato di Roma; assente S.Em. il Card. Camillo Ruini, Vicario di S.S. il Papa per la città di Roma, che ha comunque fatto giungere, tramite il presidente, i suoi saluti ai presenti, esprimendo inoltre i suoi auguri per una rapida conclusione dell’iter processuale per la beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio. Erano inoltre presenti don Giuseppe D’Alonzo, promotore di Giustizia e il sig. Giuseppe Gobbi, notaio; presente anche il Postulatore della causa, il Rev. P. Leonardo Rocco Bordini, P. Ottaviano D’Egidio, superiore generale dei Passionisti, P. Adolfo Lippi, superiore provinciale, P. Alessandro Coletti superiore della Casa di Alghero e P. Adriano Spina. Alla cerimonia sono intervenuti anche i componenti della Commissione storico-archivistica Ernesto Madau, Pietrina Fara, Giuseppina Manunta di Pozzomaggiore e l’avv. Claudio Mariano Mauro; sono intervenuti anche P. Quintino Manca, parroco di Pozzomaggiore e don Giovanni Masella, parroco della Cattedrale di Albano Laziale, insieme alla sig.ra Elena Guerrucci.
L’inchiesta che fu aperta a Pozzomaggiore dal Tribunale ecclesiastico di Roma nel Luglio 1999, ha definitivamente chiuso tutti gli studi e le ricerche su Edvige Carboni, dimostrando ampiamente quanto la Serva di Dio, ad ormai 50 anni dalla scomparsa, goda ovunque della fama di santità e dell’ammirazione dei suoi devoti.
Lunedì 4 Giugno, l?intera documentazione, sigillata con la ceralacca e col timbro del Vicariato è stata presentata dal Postulatore alla Congregazione della Causa dei Santi, dove il relatore P. Daniel Ols dell’ordine dei Predicatori, illustrato l’esito dell’inchiesta suppletiva, chiederà di inserire il nome della Carboni nella lista dei Servi di Dio che attendono il riconoscimento ufficiale delle virtù praticate in grado eroico e il titolo di Venerabile.
Continua intanto, parallelamente, anche l’esame del miracolo che porterà Edvige Carboni alla beatificazione; la prima fase di studio è stata positiva, per cui c’è da sperare che entrambe le cose, che procedono di pari passo – riconoscimento eroico delle virtù ed approvazione del miracolo – portino rapidamente alla beatificazione.
A Pozzomaggiore proseguono pertanto i lavori di recupero della casa in cui la Serva di Dio nacque e trascorse almeno trent’anni della sua esistenza. L’immobile – che nel corso degli anni era stato ristrutturato con una pavimentazione uniforme in tutte le stanze, lasciando però integri i vecchi muri e la disposizione dei vani – è stato riportato alla luce mediante opera di scavo, in quanto le diverse camere erano state riempite di terriccio e di sassi che hanno così salvaguardato l’originalità dei pavimenti, dei fornelli e dei diversi scalini che portavano da una stanza all’altra. La casa verrà riportata così com’era ai tempi della Serva di Dio.
Sono già stati restaurati – grazie anche alla generosa collaborazione di cinque pozzomaggioresi – alcuni dei mobili che le sorelle Carboni vendettero nel 1934 a privati che, generosamente, ne hanno fatto recentemente dono alla comunità parrocchiale perché siano ricollocati laddove sia trovavano ai primi del secolo scorso; è prossimo al restauro il confessionale al quale la Serva di Dio si accostava per il sacramento della Penitenza, mentre sono sotto restauro il portone di casa, la piattaia e qualche altro oggetto; mancano però all’appello: due ottomane, uno specchio da sistemare sul canterano già restaurato, il letto, un tavolo ripiegabile, un semplice tavolino e il quadro della Madonna Sistina. A Pozzomaggiore esistono comunque altri oggetti, ma per riportare la casa della Serva di Dio allo stile dei primi del secolo scorso è sufficiente l’elenco appena fatto.
Ai loro attuali proprietari vada un caloroso appello perché meditino sul quale occasione, irripetibile, abbiano di fare del bene alla parrocchia in cui sono cresciuti e su quale possibilità abbiano di fare opere meritorie e di suffragio nei confronti dei parenti defunti ai quali appartenevano gli oggetti e a nome dei quali qualcuno donò, tempo fa, alcuni lavori chiedendo che essi, pur se affidati alla parrocchia, rimanessero di proprietà dei congiunti passati a miglior vita, come se fossero stati essi stessi a donarli. Si mediti inoltre sul bene che tali donazioni faranno ricadere sui nostri figli e nipoti in una Pozzomaggiore che, per l’intercessione della Serva di Dio, si spera, cresca e prosperi, spiritualmente innanzitutto, ma anche dal punto di vista economico e sociale.
Per sostenere economicamente l’iniziativa, in occasione della sagra di San Costantino fissata al 6/7 Luglio, sarà allestita una pesca di beneficenza; chiunque però voglia liberamente contribuire ai lavori di restauro può farlo inviando la propria offerta al “Comitato Serva di Dio Edvige Carboni c/o Parrocchia”, utilizzando il c/c n° 10671071.
Ernesto Madau
Presidente del Comitato